07
Mar

Ecco i vini Etichettati AC Milan per la Cina

Più di 70mila bottiglie vendute in tre mesi e un numero crescente di nuovi ordini che ha decretato l’overbooking. È andato oltre le più rosee previsioni, con un sold-out in poche settimane, l’affondo commerciale de La Collina dei Ciliegi in Cina brandizzato Milan.
La maison vitivinicola veronese ha infatti registrato un’impennata di ordini (da novembre 2017 a fine gennaio) per le nuove etichette in co-branding con Ac Milan, rafforzando la propria presenza sul mercato cinese sul quale in 5 anni ha registrato un incremento delle vendite in valore del 1000 per cento.
Strategie di co-branding con moda e sport
Sono 4 i vini brandizzati Ac Milan: Amarone 2014, Brut (Chardonnay e Garganega), Merlot e Black (Corvina, Merlot, Syrah).
Commercializzate attraverso i canali tradizionali e l’e-commerce, le bottiglie de La Collina dei Ciliegi griffate Ac Milan per l’Asia rappresentano la più recente iniziativa dell’azienda, che in sei anni ha lanciato sul proprio Amarone attività di co-branding con aziende simbolo del made in Italy in Cina quali Tod’s, Brioni, Max Mara.

È in qualche modo legata al mondo imprenditoriale cinese – che controlla entrambe le squadre di Milano – anche la gestione dello Skylounge Vip nello stadio di San Siro, con enoteca e un ristorante in cui si alternano le toque stellate del rossonero Enrico Bartolini e del neroazzurro Davide Oldani.
Asia uber alles
Con un’incidenza in valore del 66% sulle esportazioni totali, l’Asia rappresenta la principale piazza estera dell’azienda, seguita da Europa (Regno Unito e Danimarca), Usa e Canada. E le strategie impostate da Gianolli, imprenditore che proviene dalla finanza, sembrano colpire nel segno.
“Siamo forse l’unica azienda vinicola italiana ad avere la Cina come primo mercato di sbocco – rimarca il presidente dell’azienda della Valpantena Massimo Gianolli – forti del fatto che riusciamo a far percepire il nostro marchio alla stregua dei principali brand dell’Italian style. Un percorso di posizionamento costante e pianificato secondo precisi codici emozionali applicati sul mercato cinese, che integreremo presto con azioni di incoming turistico di alto profilo nel nostro Wine Retreat Ca’ del Moro in apertura in occasione del prossimo Vinitaly”.

La strategia rientra infatti in un progetto più ampio che Gianolli ha indicato nel percorso verso il ‘Valpantenashire’, ossia la messa a sistema di vino, lusso, ospitalità turismo in quella che ingiustamente è considerata la ‘sorella povera’ della Valpolicella, pur essendone parte integrante per disciplinare di produzione di Amarone.

Fonte Il sole 24 Ore