I vini d’Abruzzo alla conquista del mercato britannico
Grandi progetti per il vino abruzzese in terra britannica. Propositi espansionistici degni di nota, come testimoniano le parole di Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara, ieri in conferenza stampa: “Con il nostro vino abruzzese andremo a sfidare la birra nel Regno Unito. Gli inglesi ci hanno insegnato a bere la birra e noi proveremo a fare lo stesso con loro proponendo il nostro vino”. Becci ha poi evidenziato “l’importanza del vino per l’economia abruzzese, tanto che questo prodotto, a partire dal 2014, ha superato la pasta in termini di export” ed ha osservato come “ci siano ancora grandi margini di crescita per il vino abruzzese, con mercati sterminati e ancora tutti da conquistare, a partire da quello il cinese”. Quella nel Regno Unito è un’avventura supportata dalla collaborazione tra Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Centro Estero Abruzzo, Regione Abruzzo e Assessorato all’Agricoltura. Per un costo totale di 370mila euro, il progetto godrà dei finanziamenti europei erogati dalla Regione e contempla molteplici iniziative: dalla promozione del vino abruzzese sul mercato inglese, passando per il premio giornalistico “Words of Wine”, con la visita delle aziende enologiche di 45 operatori internazionali del settore, fino ad una serie di incontri nelle scuole superiori della regione, al fine di diffondere la cultura del vino e del bere responsabilmente.
Ma perché proprio nel Regno Unito? Lo ha spiegato Valentino Di Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo “Abbiamo voluto realizzare un’iniziativa mirata nel Regno Unito, sia in vista della Brexit e sia perché il mercato britannico, insieme a quelli della Germania e degli Stati Uniti, è uno dei più importanti al mondo. L’idea è quella di comunicare, insieme al vino abruzzese, il prodotto Abruzzo a 360 gradi, a partire da cultura, ambiente e turismo”.
L’attività di promozione sarà, inoltre, ottimizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Cube di Londra. “Il mercato britannico è molto complesso, ma il vino abruzzese ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue carte – ha sottolineato Chris Mitchell, dell’agenzia inglese – I consumatori, nel Regno Unito, non sono più molto interessati ai vini delle grandi catene di distribuzione, mentre sono alla ricerca di vini autentici, che hanno alle spalle una tradizione e che hanno una qualità elevata a dei prezzi accessibili. I vini abruzzesi sono dunque perfettamente adatti al mercato britannico”.
FONTE: vignaecantina.it